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Lo Zenzero

Lo zenzero (Zingiber officinale Roscoe) è una pianta erbacea perenne, alta circa 100 cm appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, di cui fa parte anche la curcuma ed il cardamomo, tre ingredienti del curry, tipico condimento indiano, la cui diffusione in occidente risale al periodo coloniale inglese nel subcontinente indiano (1858-1947). Nella lingua inglese lo zenzero è noto come “ginger”.

PROPRIETÀ DELLO ZENZERO

Grazie alla presenza del “gingerolo” (composto fitochimico fenolico), lo zenzero si caratterizza per il suo inconfondibile sapore che “pizzica” la lingua, dal gusto piccante e rinfrescante al palato, e dal profumo canforato con una lieve percezione di limone e citronella.

Lo zenzero è considerato dal punto di vista terapico un tonico, uno stimolante e un digestivo. Come alimento è invece ricco di diversi minerali, come potassio, magnesio, ferro e zinco, di vitamina E e di alcune vitamine del gruppo B.

Secondo diversi recenti studi scientifici, lo zenzero è considerato una panacea per alleviare alcuni sintomi gastrointestinali, come gonfiore addominale e nausea, e nella naturopatia viene consigliato contro la dispepsia (termine generico che indica difficoltà digestive come inappetenza, pesantezza di stomaco, stanchezza, sonnolenza, eruttazioni, alitosi, flatulenza).

La combinazione poi di zenzero e limone è un vero toccasana dalle molteplici proprietà benefiche, fra cui diventare una micidiale coppia “bruciagrassi”! Con questa accoppiata noi abbiamo preparato un interessantissimo Preparato per Torta al Limone e Zenzero (codice DP041)!

La ricchezza delle sue proprietà sta nella radice, un rizoma carnoso, bitorzoluto ed irregolare, ovvero un fusto densamente ramificato sotterraneo, ricco appunto di oli essenziali e composti fenolici come il “gingerolo” di cui abbiamo già detto.

In commercio si può trovare come radice fresca, ma anche nella forma essiccata in polvere, nella versione candita o sciroppata a pezzetti, in pillole o compresse e come essenza oleosa. La radice fresca si conserva in frigorifero per un massimo di 3 settimane mentre in polvere, se conservata in un contenitore ben chiuso, si conserva fino a 6 mesi al riparo da luce, calore ed umidità.

LA STORIA DELLO ZENZERO

Le origini storiche dello zenzero sono molto antiche, riconducibili al continente asiatico, in particolare Cina e India dove veniva coltivato già 5000 anni fa, ed ora è molto diffuso nell’area tropicale con clima caldo-umido.

Il nome originario “zingiber” potrebbe derivare dall’indiano “zingibil” o dall’arabo “zind-scabil”, che significano radice, mentre l’origine inglese della parola “ginger” deriverebbe da “gingifer”, cioè dall’antico sanscrito “srngaveram”, che significa corpo cornuto (in considerazione proprio della particolare forma della radice).

Lo zenzero è stata una delle prime spezie esportate dall’Oriente ad essere introdotte in Occidente, sembra nel IV° secolo a.C. da Alessandro Magno, poi fu ampiamente utilizzata dagli antichi greci e romani, ma il suo sviluppo ed utilizzo si ebbe dal Medioevo, epoca in cui cominciò a fiorire il commercio delle spezie.

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Nell’antichità lo zenzero veniva coltivato come erba medicinale, nonché usato come conservante alimentare, perché rallentava il deterioramento dei cibi; la sua radice era perfino considerata sacra dagli antichi sacerdoti per invocare il potere del fuoco.

Allo zenzero erano tra l’altro attribuite numerose proprietà “magiche”, fra cui favorire la prosperità, risvegliare l’energia vitale, tenere lontane le malattie, riaccendere la passione, attirare soldi, non sentire la fatica, calmare un temporale e invocare la pace.

Nella cultura orientale sarebbe perfino ritenuto un potente afrodisiaco naturale.

Ad esempio Confucio non terminava mai un pasto senza masticarne un pezzetto, Pitagora lo considerava un antidoto al morso dei serpenti, Plinio il Vecchio lo consigliava come digestivo, addirittura nel Corano lo zenzero viene descritto come una pianta benedetta da Dio.

In Europa, durante il Medioevo, lo zenzero era una spezia molto ricercata e costosissima, tra le più apprezzate in cucina per esaltare i sapori delle pietanze, seconda in quanto a fama solo al pepe.

Ma è soprattutto nel modo anglosassone che lo zenzero si è diffuso, come dicevamo, durante la dominazione coloniale inglese nel subcontinente indiano (1858-1947).

Nella cucina occidentale moderna lo zenzero è tornato nuovamente in voga, grazie specialmente ai giapponesi che ne fanno largo impiego nei loro piatti a base di “sushi”, “sashimi” e altro pesce fresco.

Inoltre alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Hansel e Gretel e della casetta di “pan di zenzero”, definita erroneamente di marzapane?

LO ZENZERO NELLA MEDICINA AYURVEDICA INDIANA

Oggi nella medicina ayurvedica indiana e in quella tradizionale cinese lo zenzero è presente in molte prescrizioni che si possono riassumere nel modo seguente:

  • risulta efficace contro il raffreddore, il mal di gola, gli stati influenzali e decongestiona le vie respiratorie;
  • agisce come antinfiammatorio e antiossidante, inibendo l’attività dei radicali liberi e contrastando l’invecchiamento cellulare;
  • possiede un effetto antivirale e antimicrobico in caso di infezioni di vario genere;
  • per il suo effetto carminativo riduce il gonfiore addominale dopo i pasti, promuovendo lo svuotamento gastrico;

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  • agisce come gastroprotettore, stimolando la produzione di “mucina”, una glicoproteina che protegge la mucosa gastrica dall’acido cloridrico;
  • è un buon rimedio contro la nausea ed il vomito;
  • per la sua attività antinfiammatoria aiuta a migliorare i sintomi dell’artrosi e dei dolori reumatici, confermandosi un ottimo antidolorifico naturale;
  • riduce i livelli di zucchero nel sangue, contrastando il diabete di tipo 2, e aiuta, come alleato del cuore, ad abbassare il colesterolo.

LE CONTROINDICAZIONI DELLO ZENZERO

Lo zenzero conta pure alcune controindicazioni nella sua assunzione da tenere presente:

  • evitare il consumo in gravidanza e durante l’allattamento;
  • un eccesso di assunzione può provocare gastrite e ulcere.

In caso di allergia allo zenzero si nota la comparsa di rossori sulla pelle ed eruzioni cutanee. L’uso dello zenzero dovrebbe inoltre essere soggetto a consulto medico in caso di assunzione di farmaci antinfiammatori, come pure di farmaci antiaggreganti e anticoagulanti (come il “coumadin” o la “cardioaspirina”) a causa del suo effetto fluidificante.