Presente sulle nostre tavole fin dall’antichità, il sale è molto più di un condimento. Fin dalla preistoria ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo, diventando simbolo di ricchezza, merce di scambio e persino strumento di lotta politica – come dimostrano la via Salaria romana o la Marcia del sale guidata da Gandhi.

Omero lo chiamava “sostanza divina”, i Romani lo consideravano “oro bianco”. Ha dato origine anche a parole come salario e a modi di dire come “avere sale in zucca”.

Come si ottiene il sale

  • Sale marino: ottenuto per evaporazione dell’acqua del mare nelle saline.
  • Sale di salgemma: estratto da antichi giacimenti sotterranei.

Effetti sulla salute

Il sale (NaCl) è composto da sodio e cloro, elementi essenziali per l’organismo. Tuttavia, un consumo eccessivo può causare ipertensione, osteoporosi, ritenzione idrica e altri disturbi.

Due tipologie da conoscere

  • Sale iodato protetto: mantiene lo iodio anche in cottura.
  • Sale integrale di salgemma: naturale e ricco di oligoelementi.

Utilizzi in cucina e nell’industria

In cucina migliora il sapore, rafforza il glutine, rallenta la lievitazione e favorisce la doratura. È usato anche in settori come trattamento delle acque, detergenza, concia delle pelli e sicurezza stradale.

Alcuni tipi di sale da conoscere

  • Sale marino
  • Sale vacuum (ricristallizzato)
  • Sale raffinato
  • Sale iposodico
  • Sale rosa dell’Himalaya
  • Sale blu di Persia
  • Sale rosso delle Hawaii
  • Sale nero di Cipro
  • Sale grigio della Bretagna